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256 MILIONI PER LE START UP
Sono stati presentati dai ministri dell’Istruzione e dello Sviluppo Economico, Francesco Profumo e Corrado Passera, tre bandi per la ricerca, la Pa e le start up del Mezzogiorno, tutti finanziati con i fondi Ue riprogrammati dal Piano di Azione coesione.
La dotazione più ampia di risorse (150 milioni, di cui 100 del Miur e 50 del Mise) è destinata a beni e servizi capaci di rispondere all’esigenza di innovazione dei cittadini. Dopo una prima fase di raccolta dei progetti della Pa delle quattro Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) che si concluderà il 28 giugno, saranno selezionati i migliori, per poi essere sviluppati dalle imprese individuate con i bandi pre-commerciali.
Secondo per dotazione finanziaria (76,5 milioni) è il bando destinato al potenziamento delle infrastrutture delle università e degli enti di ricerca delle 4 Regioni sopra citate. La somma stanziata sarà poi ripartita in tre azioni: adeguamento e rafforzamento di reti telematiche e infrastrutture digitali (Ict), sul modello di reti già esistenti; consolidamento di infrastrutture e strumentazioni per il monitoraggio ambientale e territoriale; realizzazione di un sistema di gestione di archiviazione digitale di libri e archivi attraverso l’utilizzo di soluzioni standard aperte secondo la logica dell’open government e dell’open access.
Per quanto riguarda il terzo e ultimo bando, quello a sostegno della competitività e delle start up, il ministro Passera ha sottolineato, nel corso della presentazione, come già 307 imprese italiane abbiano beneficiato delle opportunità concesse dal decreto crescita-bis dell’estate scorsa. Record di iscrizione nei registri camerali al Piemonte, con 50 imprese innovative, seguito da Lombardia (47), Veneto (39) e Toscana (26). Tra i settori di attività prediletti, software e informatica (80 casi), ricerca e sviluppo (69) e il manifatturiero (58). I 30 milioni di dotazione stanziati dal Miur per tale bando saranno ripartiti in uattro canali: 8 milioni per “Big Data”, inteso come sviluppo di tecnologie, modelli e servizi basati sulle capacità di gestire grandi quantità di dati, provenienti da diverse fonti e in continuo cambiamento; 14 milioni per “Cultura a impatto aumentato”, ovvero digitalizzazione dei prodotti culturali; 7 milioni per “Socialinnovation cluster” che punta a mettere in rete esperienze di innovazione sociale; infine, un milione per “Contamination labs”, laboratori di collaborazione tra studenti, docenti e ricercatori. Ad esclusione di quest’ultima iniziativa, riservata agli atenei del Sud, le altre tre sono rivolte alle Pmi del Mezzogiorno, con start up o spin-off attivi da meno di 6 anni. Per presentare le domande, ci sono 60 giorni di tempo, a partire dal 13 marzo 2013.
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